COME CREARE RAPPORTO

??COME CREARE IL RAPPORTO E LE RELAZIONI INFORMALI!!

Le persone che arrivano al successo nella carriera, che attraggono altri individui desiderosi di emulare, che cercano legami solidi e instaurano relazioni basate sulla fiducia… sono quelle che sanno sfruttare nel modo più efficace le proprie capacità relazionali. Per quanto possiate essere brillanti, abili e perfetti per la parte, se non rivelate queste caratteristiche nel comportamento nessuno si prenderà la briga di conoscervi.

Crea subito rapporto con le persone che incontri

Gli individui più bravi a creare rapporto e relazioni informali sono curiosi.

Vogliono conoscere l’interlocutore.

Fate caso alle domande che pongono:

  • Dove lavori?
  • Da dove vieni?
  • Dove abiti?
  • Cosa ti ha spinto a venire a questo evento?
  • Cosa ti aspetti da questo evento?
  • Quando ti farebbe comodo?

Se pensate che siano domande piuttosto personali, avete ragione. Ma non farle significa non avere risposta. Meglio conoscete una persona, maggiori possibilità avrete di creare una relazione e rapportarvi con lei. Dimostrando interesse per gli altri e il desiderio di aiutarli imparerete magistralmente l’arte di instaurare relazioni.

Fai domande aperte

Le domande più utili per ottenere informazioni sono quelle aperte, quelle cioè che richiedono più di un sì o un no come risposta. Essere gentili con le persone e non isolarsi.

Sembra abbastanza semplice, ma allora come mai per alcuni è così difficile? Perché c’è qualcuno che distrugge i rapporti?

Sono argomenti per un altro articolo.

Per il momento osservate come si comportano le persone che non sono gentili:

lo sguardo è tendenzialmente di sbieco;

la bocca è serrata o arricciata;

le labbra sono rivolte all’in giù;

il mento e proteso;

la fronte abbassata;

le braccia sono concerti;

la maggior parte dei gesti sono chiusi.

Provate ad assumere per qualche istante un paio di queste posture o espressioni e state a vedere come vi sentite. Dato che il comportamento incide sulle sensazioni è probabile che vi sentiate piuttosto incline al negativo. E siccome le sensazioni i comportamenti influiscono sulle reazioni altrui, non stupitevi di ritrovarvi da soli.

Trasmettete solo il positivo

Gli atteggiamenti e i comportamenti negativi allontaneranno gli altri da voi, garantito. Non è un gran risultato sul piano dei rapporti e delle relazioni informali. La creazione di rapporti e relazioni poggia in parte sulla capacità di mettere gli altri a proprio agio. Provateci, e poi vedrete che le persone che conoscete parleranno bene di voi e le altre vorranno conoscervi.

Quando interagire con gli altri, provate a comportarmi nei modi seguenti per creare un rapporto:

  • Guardate le persone direttamente.
  • Sorridete gentilmente sia con la bocca sia con gli occhi.
  • Sporgetevi leggermente verso gli altri mentre parlano.
  • Puntate a far sentire gli altri a proprio agio.
  • Usate i gesti aperti, mostrando il palmo delle mani.
  • Muovetevi in modo fluido e rilassato.
  • Mostrate interesse ponendo domande aperte.
  • Offrite il vostro aiuto.

Come uscire da una conversazione

Capita talvolta di restare impantanato in una conversazione senza sbocchi. L’interlocutore è gentilissimo, ma non sembra particolarmente interessante. Piuttosto che restare bloccati, allora conviene prendere l’iniziativa. I vari consigli illustrati di seguito aiuteranno entrambe le parti a passare a darti argomenti: 

“Mi fa proprio piacere parlare con lei e non voglio monopolizzare il tuo tempo. Uniamoci al gruppo e alla signora la giù”. Può anche darsi che la persona con cui avete difficoltà a trovare un contatto si rapporti facilmente con gli altri.

“Signor… venga con me a prendere un caffè”. Le persone tendono a raggrupparsi nelle vicinanze del bar, quindi è possibile che voi o l’altra persona trovare qualcun altro con cui parlare.

Molte persone sono convinte che le relazioni si instaurano solo faccia a faccia, solo guardando negli occhi una persona, questo può essere vero, ma in parte.

Specializzati sul far sentire le persone a proprio agio

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Buona LEZIONE!

Empatia No Vendita No

EMPATIA, se non crei quella giusta non vendi!

Ti sarà sicuramente capitato di non riuscire a concludere un contratto oppure una trattativa? 

Oggi ti spiego il perché!

Molto probabilmente il motivo della tua non riuscita è per il fatto che non si è creato quel giusto clima tra te e il tuo cliente durante l’appuntamento, non siete entrati in empatia, cioè non si è creato quel clima amichevole grazie al quale lui poteva dirti sì voglio acquistare da te. 

Sai cosa intendo per empatia? Quella sensazione di star bene con una persona. Certamente ti sarà capitato nella vita di incontrare una persona di scambiarci due parole e provare quella sensazione di benessere di rilassatezza, oppure sei entrato in un negozio hai parlato con un commesso e dopo qualche minuto di chiacchiere insieme ti è sembrato di conoscerlo da una vita. Questa è la sensazione di empatia che sto cercando di descriverti e che dovrai fare in modo di creare sempre con il tuo interlocutore.

Ricordati che le persone acquisteranno da te se staranno bene insieme a te, se incontreranno una persona amichevole se incontreranno una persona simpatica se incontreranno una persona che gli dà la sensazione di saperlo guidare.

Non aver fretta di vendere

Generalmente questo accade perché si ha fretta di vendere, cioè si vuole portare a casa il risultato. Mi spiego meglio, quasi ogni venditore nei momenti in cui si trova davanti ad un cliente pensa esclusivamente a vendere il proprio prodotto o servizio, quello che dovremmo fare nella prima parte del nostro incontro invece e focalizzarci su creare un clima di totale fiducia e questo si può creare esclusivamente se riesci a trovare dei punti di incontro. 

Trova i punti di incontro

Cosa intendo per punti di incontro semplice parlare di cose in comune con il tuo interlocutore magari entrando nel suo ufficio o a casa sua hai notato qualche gagliardetto di squadra di calcio e probabilmente gli piace parlare di calcio oppure hai visto delle palline da golf quindi al tuo cliente gli piace giocare a golf o magari hai visto una foto di un giocatore di basket allora al tuo cliente gli piace giocare e seguire il basket. Se tu ti focalizzi e parli di tutte queste cose con tuo cliente gli farà piacere ed è in questo modo che tu puoi creare quel clima di fiducia che ti permetterà alla fine della tua trattativa di farti dire sì dal tuo cliente.

Parla delle cose che piacciono al tuo interlocutore

Può sembrare semplice questa cosa che ti ho appena descritto ma non è così anzi, ma è quella che può renderti di più nella tua attività commerciale. La stragrande maggioranza dei consulenti degli agenti di commercio dei venditori sottovalutano questo aspetto dal mio punto di vista e dall’esperienza che ho potuto trarre in più di 25 anni di attività di di vendita posso confermare che i contratti che io non ho chiuso per la maggior parte derivano dal fatto che non sono riuscito a creare quella giusta empatia quel giusto clima di fiducia da parte del mio cliente. 

Cosa può capitarti se giochi le carte giuste

Senti qui. Qualche giorno fa ero in affiancamento con un consulente di vendita ed insieme ci siamo recati in un’azienda dove ci aspettava il direttore commerciale, l’addetto agli acquisti. Attraversando il corridoio di ingresso al suo ufficio ho notato che c’erano esposte delle VESPE d’epoca della PIAGGIO, delle MOTO GUZZI ed infine una MOTO DUCATI SCRAMBLER del 1970, tutte in perfette condizioni. Proprio avendo notato tutto questo, dopo il classico saluto reverenziale ho continuato il colloquio facendo una semplice domanda:

“Sig. XXX, è lei l’appassionato di moto e vespe d’epoca?”

LUI: “Certo che si!”

IO: “Quando ha acquistato il primo veicolo?”

LUI: “Era il 1970, e con il mio primo stipendio mi comprai una VESPA PIAGGIO 50, quella con la sella curva nel retro e…”

Il nostro cliente parlò per circa 40 minuti di tutti i suoi gioielli d’epoca, noi ovviamente non lo abbiamo mai interrotto. Abbiamo aspettato pazientemente che finisse di raccontarci e poi è stato lui a dirci:

“Come possiamo iniziare a collaborare insieme?”

Vuoi sapere come è andata a finire?

Semplice, contratto concluso!

Ecco perché oggi ti scrivo per consigliarti, nel caso in cui tu voglia:

1) Aumentare le tue conclusioni;

2) Acquisire nuovi clienti;

3) Far decollare le tue vendite,

di prendere in seria considerazione e concentrazione proprio la prima parte del tuo colloquio questa prima parte viene chiamata da alcuni “small talk” da altri fase di approccio o fase di empatia, in qualsiasi modo tu lo voglia chiamare ricordati che ne vale le tue conclusioni e quindi la tua carriera. 

Purtroppo, quando mi reco in consulenza con alcuni consulenti e addetti alle vendite, ancora oggi noto che bypassano questa creazione di empatia cioè vanno dritti al sodo presentando quella che è la loro migliore offerta il loro miglior prodotto o il loro miglior servizio iniziando addirittura con il parlare delle caratteristiche super tecniche, non considerando che se il tuo interlocutore non ha fiducia in te, parlare di caratteristiche tecniche in questa parte vuol dire “intossicare” il tuo cliente e niente più. 

Non intossicare il tuo cliente

Quindi se vuoi veramente vendere di più se vuoi riuscire a farti apprezzare dalle persone se vuoi che le persone seguono anche i tuoi consigli devi fare una cosa: devi creare un clima di fiducia, devi entrare in empatia con il tuo interlocutore solo così la persona vorrà essere guidato da te e quindi dirti di sì al tuo prodotto o servizio.

Se non consideri la creazione del “clima ideale” in fase di appuntamento, non potrai MAI aumentare il tuo fatturato.

➡➡PS: se pensi di non essere ancora in grado a creare la giusta empatia durante un appuntamento e ti piacerebbe avere il nostro aiuto, clicca qui e lascia i tuoi dati in questa pagina ti richiameremo noi.

Buona EMPATIA!

IL CENTRO BENESSERE

??COME SODDISFARE I CLIENTI DI UN CENTRO BENESSERE

Devo dire che aprire un CENTRO BENESSERE o un CENTRO ESTETICO non è cosa da tutti. Non può essere fatto da qualsiasi imprenditore, perché è quasi sicuro che avrà poco successo. La persona più adatta è chi lavora nel settore dell’ESTETICA e vi si dedica con devozione ed entusiasmo ogni giorno.

Chi sono i CLIENTI di un CENTRO BENESSERE?

Per dare il massimo ai clienti di un CENTRO BENESSERE bisogna sempre immaginare chi sono e soprattutto perché lo frequentano. I ritmi sempre frenetici della vita di oggi ci costringono a tenere continuamente d’occhio il nostro orologio per non arrivare tardi a un appuntamento o per svolgere tutte le attività quotidiane che gravano su di noi, lavoro, famiglia, hobby. Abbiamo sempre meno tempo da dedicare a noi stessi e quindi a cosa pensiamo di solito e che cosa cerchiamo per rilassarci un po’? Un CENTRO BENESSERE, naturalmente.

Come il CLIENTE sceglie un CENTRO BENESSERE

Il cliente sceglie un CENTRO ESTETICO per diversi motivi, il primo dei quali è la qualità del trattamento offerto. Immaginiamo di dover fare una pulizia del viso e di poter scegliere tra due diversi CENTRI BENESSERE. Nel primo ci fanno accomodare sul lettino, ci detergono per bene il viso e applicano la maschera, che lasciano in posa facendoci ascoltare un po’ di musica di sottofondo. Nel secondo CENTRO BENESSERE ci fanno distendere su un lettino riscaldato in un’atmosfera dalle luci soffuse, diffondendo nell’aria un profumo rilassante e mettendo come sottofondo un po’ di musica. Ci detergono il viso e applicano la maschera. Mentre sei in posa, si prendono cura di noi massaggiandoci le braccia con una crema profumata e idratante e ci lasciano rilassare mentre ci coccoliamo con quel buon profumo. Infine, a operazione finita, ci offrono una buona tisana calda. Bene, in quale dei due CENTRI BENESSERE preferiremmo andare a farci coccolare? Nel secondo naturalmente e poco importa che il prezzo che pagheremo sarà maggiore, se prendiamo in considerazione la qualità del trattamento che riceviamo.

Come scegliere la LOCATION del tuo CENTRO BENESSERE

Un altro motivo per il quale scegliere un CENTRO BENESSERE anziché un altro è la sua location. Quest’ultima è determinante per il successo di un CENTRO ESTETICO e non si deve pensare che un posto vale l’altro. Le location migliori sono quelle in aree molto commerciali e il CENTRO BENESSERE deve essere dislocato tutto su un piano e fornito di belle vetrate. Bisogna evitare i palazzi meno recenti, proprio per non dare al cliente una sensazione di “vecchio”. Il CENTRO BENESSERE deve essere sempre super pulito, il bagno è come la vostra vetrina interna, ogni cliente paragonerà il vostro centro anche in base alla pulizia del vostro bagno (mi raccomando non fate mancare MAI carta igienica, sapone e profumo per ambienti).

Che aspetto dovresti avere all’interno del tuo CENTRO BENESSERE?

Curate sempre il vostro aspetto, partendo dal viso, per poi passare alle vostre mani ed infine alle vostre gambe e piedi, d’altronde le vostre clienti si dovrebbero affidare a voi e le prime ad essere ben sistemate dovreste essere voi. Ah! Se stai pensando nella tua mente:

“Ma io non ho tempo di fare tutte queste cose per me?”

Allora rispondi a questa domanda:

“Perché le tue cliente che hanno tantissime cose da fare dovrebbero allora trovare il tempo per venire a fare dei trattamenti da te?”

Cercate anche di essere super-profumate e se fumate usate le “mentine”. Il CENTRO BENESSERE deve essere fornito di prodotti di alta qualità, questo vale sia per la scelta delle attrezzature sia per quella dei cosmetici.

Come VENDERE in un CENTRO BENESSERE

Non svendere mai il servizio che offri, il cliente valuta l’offerta in base al prezzo, cerca di offrire un trattamento extra. Se proprio vuoi acquisire un nuovo cliente allora inizia proponendogli un servizio express, così lo incuriosisci. Vedrai che la maggior parte acquisterà poi il prodotto completo, nessuno vuole avere un trattamento “veloce”. La soddisfazione totale del cliente parte dalla suddivisione dei ruoli tra il personale del CENTRO BENESSERE. Solo facendo così te ed il tuo staff crescete insieme, specializzandovi ciascuno in un campo.

Cosa dovresti saper fare

Per realizzare questo obiettivo partecipa periodicamente e porta con te le tue collaboratrici, a corsi di aggiornamento tecnico e pratico, inoltre partecipa a corsi che ti aiutano a:

✅ Acquisire nuovi clienti

✅ Fidelizzare i clienti attuali

✅ Aumentare il fatturato del tuo centro.

Io stesso ho fondato un’accademia di Formazione per VENDERE di più nel tuo CENTRO ESTETICO E DI BENESSERE. Prenota qui il tuo prossimo corso. Se ti scriverai al mio Corso riceverai in REGALO il mio libro: COME AUMENTARE IL FATTURATO IN ESTETICA. Il mercato cambia, le esigenze della clientela aumentano e se non sarai tu a soddisfarle, ci penserà la concorrenza. Se hai bisogno di aggiornare la tua preparazione, non puoi cercare scuse nel fatto che non hai tempo a causa dei tuoi numerosi impegni professionali e personali. Quando un cliente o un collega ha bisogno di un aiuto, bisogna essere pronti e preparati a darglielo.

Al telefono con il cliente del CENTRO BENESSERE

Nel rapporto, anche telefonico, con il cliente bisogna essere in grado di trasmettere positività sempre. Il cliente deve capire che sei a sua disposizione per accontentare i suoi desideri e che lo fai con gioia perché AMI il tuo lavoro. Le informazioni che gli dai devono essere precise e complete, ancor prima dell’arrivo al tuo CENTRO BENESSERE, la tua voce deve avere un tono rassicurante, il cliente deve aver voglia di incontrarti perché esprimi sempre gioia. I tuoi clienti vogliono prendersi cura di loro stessi e si corre il rischio di compromettere il rapporto da subito se chi accoglie il cliente non comunica positività con un sorriso e una voce rilassante. È importantissimo anche lo stile dell’arredamento.

La Reception del CENTRO BENESSERE

Il CENTRO BENESSERE ha bisogno di una reception con luci soffuse, un buon profumo nell’aria e un rilassante sottofondo musicale. Posiziona SOLO riviste di settore all’ingresso, giornali che invogliano a fare i trattamenti che proponi nel tuo centro. L’accoglienza ai clienti deve essere affidata a una persona di bella presenza, educata, ma soprattutto pronta a rispondere in modo efficiente alle loro domande più impegnative e sempre con un sorriso sulle labbra. Sarà lei ad occuparsi principalmente dell’aspetto della VENDITA e quindi deve essere preparata adeguatamente e frequentare appositi corsi di vendita. Dalla reception i clienti accederanno ai camerini, che devono essere sempre singoli e muniti ognuno di porta. Le pareti devono avere colori tenui e in ogni caso, l’allestimento del CENTRO ESTETICO deve avere una sua coerenza. Se per esempio hai scelto un tema etnico, tutti gli arredamenti dovranno richiamare lo stesso stile. Molto importate è quello di avere una divisa per tutto il personale, sempre ben pulita e profumata, con il logo del CENTRO BENESSERE ricamato su di esse.

Scegli la qualità per il tuo centro

Un CENTRO BENESSERE che decide di lavorare sulla qualità non teme nulla e il cliente che ne è consapevole lo apprezza. Impegnati e lavora in questa direzione per essere leader nel tuo settore, non accontentarti di restare nella massa. Devi avere un’identità forte ed essere in grado di esprimerla.

☝☝Accogli attentamente i tuoi clienti, ti dimostreranno loro stessi come condurli all’acquisto del tuo bene o servizio

 

☝In conclusione, durante una trattativa, focalizza sempre il tuo sguardo su ciò che i✅✅CLIENTI ti stanno chiedendo.

➡➡PS: se vuoi partecipare alla 6° Edizione del Corso “COME AUMENTARE IL FATTURATO IN ESTETICA” e quindi non perdere la possibilità di scoprire nuove strategie di VENDITA da applicare da subito nel tuo CENTRO ESTETICO E DI BENESSERE clicca quiPrenota il tuo posto al corso.

Buona ACCOGLIENZA!

Antonello

 

 

LISTA NOMI da dove partire?

??Come creare una LISTA NOMI infinita.

La LISTA NOMI è lo strumento che ti permette di avere un grande futuro florido e infinito. Come tutte le cose della vita, c’è chi ne parla bene e chi no. Generalmente quelli che ne parlano male sono quelli che non ne hanno capito la potenzialità di una vera LISTA NOMI. Comunque se sei un consulente, un venditore, un libero professionista, un imprenditore questo è il tuo primo strumento di lavoro, il tuo capitale sociale.

Da dove iniziare

Potresti partire con più modi per fare la tua “LISTA NOMI”, da quelli che hai sul telefonino, quelli sulla rubrica che hai a casa o in ufficio, sul tuo computer, su facebook, su linkedin, su twitter, nei tuoi contatti e-mail. Per aiutarti a ricordare prendi anche tutti i tuoi album fotografici, le foto dei compleanni, degli anni di scuola, vedrai che ti verranno in mente molte persone. Considera che si stima che scrivendo tutti i nomi usando i supporti sopra descritti potrai arrivare a più di 1.000 nomi di conoscenza diretta, con estrema certezza. Di seguito ti mostrerò il metodo più semplice per scrivere una LISTA NOMI, la cosiddetta “tecnica di partenza”

“Per creare una solida base per la tua LISTA NOMI inizia da un nome che tu conosci sicuramente: il tuo!”

Qui nell’articolo utilizzeremo nomi di fantasia che poi sostituirai con quelli reali. Per ora prendi solo dei fogli, per ora lascia da parte rubriche, telefoni ecc. Partiamo dal tuo nome “CARLO” e inizia a chiederti: “Hai dei fratelli/sorelle? Se si, come si chiamano?” Qualora fossi figlio unico, inserisci il nome del tuo migliore amico. Ad esempio, partendo dal nome del tuo migliore amico, chiediti: “è sposato o fidanzato?’’ Poi continua a chiederti “ALESSANDRO” ha fratelli o sorelle? Come si chiamano? Es. GIANLUCA, MARCO, CHIARA, poi chiediti se anche loro sono sposati o fidanzati.

Fatti le domande giuste

Come si chiamano i loro partner? Es. BARBARA, LETIZIA, DANILO ecc… In seguito, anche per loro chiediti: “hanno figli? Come si chiamano?” Es. CECILIA, FRANCESCO, EDOARDO, ROBERTO, CARLOTTA, EMILIO ecc. Ora continua chiedendoti quali sono i migliori amici dei nomi scritti fino ad ora. Inoltre chiediti se sono a loro volta sposati, se hanno figli. È evidente che questo sistema può continuare all’infinito, è necessaria soltanto la tua volontà e un po’ di applicazione. Cerca di essere estremamente concentrato. Se riesci cerca un momento di relax dove sei solo tu e basta, sforzati a rispondere a tutte le domande che ti ho descritto poco fa, non darti per vinto subito.

“Ricordati che da niente esce niente!”

Se conti i nomi, sei già arrivato a 15, partendo unicamente dal tuo nome!! Incredibile, non trovi? Ora arriva il bello, riprendi tutti i nomi che hai scritto, concentrati e domandati se conosci persone con lo stesso nome, quindi: “chi conosco che si chiama CARLO? “chi conosco che si chiama ALESSANDRO?” e così via… alla fine i nomi saranno diventati più di 50.

Sei già arrivato a 50 nomi

Se alcuni nomi non ti vengono in mente subito non preoccuparti, vai comunque avanti, vedrai che poi ti arriveranno in automatico strada facendo. Ora dobbiamo riflettere su un nome, ti ricordi EDOARDO? È il figlio di CHIARA e DANILO. Sicuramente ti starai chiedendo il perché lo hai scritto sulla LISTA NOMI, visto che ha solo 3 anni. Perché il suo nome ti rimanderà sicuramente ad un’altra persona con lo stesso nome. Infatti, per esempio, con il suo stesso nome ti potrebbe venire in mente EDOARDO BIANCHI, persona socievole, ambiziosa e molta in gamba che magari potrebbe diventare un tuo cliente diretto, oppure lo stesso EDOARDO potrebbe avere una sorella che si chiama GIOIA BIANCHI e potrebbe diventare lei tua cliente. Il senso è che se non avessi scritto il nome di Edoardo non saresti mai arrivato a GIOIA. Quindi ricapitolando, la regola fondamentale per costruire una LISTA NOMI è:

“Non escludere nessun nome!”

Dopo aver scritto accuratamente la LISTA NOMI ti chiederai dove poter prendere tutti i loro numeri di telefono. È molto semplice, dalla rubrica del tuo telefonino, dalla tua agenda attuale e da quelle vecchie, dalla rubrica telefonica che hai in casa, dai biglietti da visita che hai raccolto ogni anno, dai social network come facebook, twitter, myspace, skype, linkedin, ecc. Potrai trovare altri nomi tirando fuori tutti i tuoi album di fotografie e quelle che hai sparso nei cassetti e nelle scatole, vedrai, ti verranno in mente tantissime persone per completare la tua LISTA NOMI. Bada bene che dovrai sempre continuare ad aumentare la LISTA NOMI con tutte le conoscenze che fai ogni giorno. Un altro modo per trovare nomi è seguire le categorie elencate qui sotto. Sicuramente conoscerai almeno un nome per ognuna di esse.

Continuiamo a scrivere la tua LISTA NOMI

Dovrai solo rispondere alla seguente domanda:

Chi conosco?

  • Buoni amici
  • Persone conosciute frequentando la scuola:
  1. scuola elementare;
  2. scuola media;
  3. scuola superiore;
  4. università.
  • Nell’ambito scolastico ancora:
  1. colleghi;
  2. allievi;
  3. il preside.
  • Dall’attuale mestiere.
  • Dal posto di lavoro (anche ex).
  • Dal servizio militare.
  • I vicini (anche dei miei genitori).
  • Dalla mia scuola guida.
  • Dalla società (associazioni sportive, partita, sauna, Fitnessclub, vigili del fuoco, associazioni di categoria per es. sindacato dei lavoratori).

     10- Hobby (gioco del bowling, calcio, tennis, sci, equitazione, francobolli, ecc.).

  • Persone che incontro nei negozi:
  1. giornalaio, tabaccaio, bar;
  2. negozio di calzature, fioraio;
  3. negozio di alimentari, articoli sportivi;
  4. negozio di abbigliamento, pasticceria;
  5. macelleria, parrucchiere;
  6. azienda di soggiorno, ricevitoria del lotto.

12- Party, cene, gite.

13- Diversi locali come bar, pizzerie ristoranti, discoteche, pub.

14- Macchina (stazione di rifornimento, officina, taxi e concessionaria di automobili).

15- In vacanza.

16- Tramite amici di amici.

17- Incidente (es. controparte, avvocato).

18- Persone riconosciute tramite riparazioni:

  1. pittore;
  2. falegname;
  3. elettricista;
  4. idraulico;
  5. calzolaio;
  6. pavimentista;

19- A causa di una malattia:

  1. medico;
  2. dentista;
  3. veterinario;
  4. farmacista
  5. ottico;
  6. infermiera;

20- Chi è il mio consulente fiscale?

21- Dove faccio stampare i miei biglietti da visita?

22- Quali impiegati bancari conosco?

23- Persone che incontri nell’ambito della vita domestica:

  1. l’amministratore di condominio
  2. il postino
  3. l’incaricato che “legge” la corrente elettrica.
  4. Spazzacamino

24- Da chi compro il combustibile per il riscaldamento?

25- Chi è il mio avvocato?

26- Chi è il mio architetto?

27- Chi è Il mio geometra?

28- I miei parenti

29- Chi conosco tramite i miei genitori, suoceri, fratelli e sorelle?

Si possono trarre dei nomi pensando anche a delle semplici categorie, come per esempio: chi conosco che è biondo, moro, alto, basso, magro, chi si veste sportivo, chi con la cravatta, chi ha una macchina nera, bianca ecc., chi è simpatico, antipatico, snob, polemico, positivo, estroverso…  

 “Usa anche la tua fantasia”

Non dimenticare mai la “tecnica di partenza”, ovvero di non saltare nessun nome e di non avere nessun pregiudizio.

Zero pregiudizi!

Le domande fondamentali da fare sempre, per ogni nome che hai scritto, sono:

                                  1) Chi conosco che si chiama così?

                                  2) Come si chiama sua moglie o fidanzata, madre.

                                  3) Ha dei fratelli o sorelle?

Adesso se avrai seguito tutti questi miei consigli dovresti essere arrivato almeno a 1000 nomi, se invece ne hai scritti meno di 500 ripeti la lettura e applica più meticolosamente quanto detto senza trascurare nessun nome.

“Ricorda che ogni singolo individuo ha un grande valore, un insieme di valori costituiscono un capitale, un insieme di capitali il tuo successo!”

“Stai mettendo la prima pietra per salire sulla scala del tuo successo, fallo con cura”

Porta sempre con te un agenda tascabile e una penna, un nome potrebbe venirti in mente all’improvviso (magari la persona ti è appena passata davanti), non commettere l’errore di non annotarlo subito sulla tua LISTA NOMI! Infatti, un contatto importante può presentarsi in qualsiasi momento della giornata. Facendo questo ti comporterai da vero professionista, perché per i dilettanti non c’è più spazio nel mondo degli affari.

☝In conclusione i consulenti che non ✅✅VENDONO costantemente è perché non hanno una lunga LISTA NOMI. Oggi abbiamo parlato di come scrivere una vera LISTA NOMI, più in la ti parlerò? di come contattarli, quale testo della telefonata utilizzare, frutto della mia esperienza su campo.

Ora sai cosa ti serve per VENDERE di più!

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Buona SCRITTURA!

VENDERE ANCORA DI PIÙ

Come VENDERE ANCORA DI PIÙ

Come fare per VENDERE ANCORA DI PIÙ? Dopo aver ispirato fiducia al tuo cliente (guarda anche questo articolo dove ti parlo di come ISPIRARE FIDUCIA), la cosa che dovrai imparare a fare è SVEGLIARE LA NECESSITÀ. Ogni cliente che entra nel tuo negozio avrà in testa quello che vuole, cioè è “consapevole” di essere entrato per acquistare quella cosa o lista di cose; DOMANDA CONSAPEVOLE. In questo caso tutte le persone sono brave a vendere ciò che il cliente chiede, mi sembra ovvio. Per VENDERE ANCORA DI PIÙ dovrai essere bravo a far nascere nella mente dei tuoi clienti una necessità in più, cioè dovrai lavorare per far creare e visualizzare nella sua mente il bene o servizio che ancora lui non desidera acquistare, perché ancora non ci ha pensato.

La domanda latente

Dovrai concentrarti su fargli nascere la “domanda latente”, cioè quella che nella sua testa ancora non esiste. Moltissimi venditori si limitano a vendere solo quello che i clienti gli chiedono e sai perché fanno questo?

“Hanno paura di perdere la vendita e quindi il cliente”

Si limitano a “legare il cavallo dove vuole il padrone”. Cioè si fanno trasportare dai clienti stessi. Parliamo di un esempio concreto. Siamo al banco gastronomico di un negozio di generi alimentari, se il cliente ci chiede una mozzarella e noi ci limitiamo a dargli solo quella e basta, avremmo si fatto parte del dovere, ma non avremmo stimolato la creazione di una DOMANDA LATENTE, non avremmo sicuro provato a VENDERE ANCORA DI PIÙ. Cioè il cliente è entrato con l’idea in testa di voler acquistare la mozzarella e va via solo con quella. Il ruolo del VENDITORE ECCELLENTE è quello di far crescere una nuova necessità e quindi provare a stimolare la mente del cliente proponendogli un altro prodotto correlato, il banconista in questo caso potrebbe dire:

“Signora ha già deciso con cosa abbinare questa mozzarella?”

La cliente potrebbe rispondere SI oppure NO. Se ci dice SI gli chiediamo con cosa per poi accontentarla. Se dice NO, allora noi potremmo rispondergli: “Preferisce abbinarla con delle olive o dell’affettato?”, quasi sicuramente la Signora ci risponderà con dell’affettato. Mi sembra la risposta più ovvia e poi perché lo abbiamo inserito come seconda ed ultima ipotesi nella domanda.

Prova sempre a stimolare i tuoi clienti.

Facciamo un altro esempio. Ci troviamo in un mobilificio, al momento di scegliere una camera da letto il venditore si limita a proporre il letto con armadio e comodini. Cosa potrebbe fare in questo caso per VENDERE ANCORA DI PIÙ? Sicuramente potrebbe dire:

“Quale tipo di materasso ha deciso di inserire con l’acquisto di questa camera da letto?”

Non sapremmo mai se il cliente avrebbe inserito il materasso, se non glielo proviamo a proporre. Comunque vada se non facciamo la domanda sarà comunque un NO. Tanto vale provarci.

“Supera la paura del rifiuto”.

Se lavori in una concessionaria di auto, durante la vendita, potresti proporre una serie di optional da aggiungere, ai quali magari il cliente non ci aveva pensato. Dove risiede qui lo strumento del successo? Semplice, per prima cosa inserisci tutto quello che il cliente ti chiede (domanda consapevole), poi proponigli, quasi dando per scontato, di inserire gli altri accessori. Sono consapevole che tu che mi stai leggendo potresti rispondermi: “Ma io già faccio tutto questo”, allora se così fosse per vendere di più potresti inventarti di vendergli due tagliandi anticipati con un piccolo sconto inserendoli già nel prezzo della macchina. Pensaci, ti è mai stata proposta questa operazione? Questa iniziativa la potresti adottare anche quando i primi tagliandi sono già compresi dalla casa madre, allora sai che potresti proporgli? Anche qui è semplice fai lavorare la mente, proponigli il primo cambio gomme da acquistare da subito con lo sconto. Così potrai VENDERE ANCORA DI PIÙ.

☝☝Prendi sempre il controllo delle tue trattative

Tutti gli esempi che abbiamo elencato sono applicabili ad ogni attività commerciale e non. Ti faccio un ultimo esempio. Se tu fossi un commercialista sicuramente oggi saresti come la maggior parte dei tuoi colleghi a correre a presso ai tuoi clienti per farti pagare le parcelle dovute. Anche in questo caso ci potrebbero essere una serie di soluzioni. Partiamo da una strategia di vendita che potresti adottare. E non rispondermi che tu NON sei un venditore, perché in questo caso potresti fare un errore di valutazione. Detto ciò, hai mai provato a chiedere il pagamento anticipato almeno di 6 mesi scontando la tua parcella di 1 mese. Cioè la logica è: gli sconti 1 mese ma incassi subito 5 mesi. Anche in questo caso potrai VENDERE ANCORA DI PIÙ. Prima di dire non funzionerebbe provaci. Se mi venisse proposto dal mio commercialista io lo farei subito!

☝In conclusione, se ancora pensi che esiste la crisi e ✅✅VENDERE ANCORA DI PIÙ è difficile, ricordati che l’azione porta sempre un risultato.

➡➡PS: se vuoi essere contattato per ricevere maggiori informazioni ed avermi nella tua azienda e quindi non perdere la possibilità di come imparare a VENDERE ANCORA DI PIÙ, lascia i tuoi dati in questa pagina ti richiameremo noi.

Buona VENDITA!

Antonello

Come VENDERE MEGLIO

??Come puoi VENDERE MEGLIO 

VENDERE MEGLIO è il focus aziendale che dovresti avere. Per ottenere questo risultato è necessario seguire una strategia precisa e conoscere dei modi infallibili per chiudere con successo la maggior parte delle trattative. Ma per VENDERE MEGLIO, tutto questo non basta, bisogna avere una mentalità di successo. Fortunatamente per te la mentalità di successo non è una caratteristica innata, ma si può acquisire con il tempo. Per VENDERE MEGLIO e avere successo bisogna saper valorizzare ciò che si è. Per far crescere le tue performance hai bisogno di conoscere i 7 strumenti della vendita. Questi ti aiuteranno a superare gli ostacoli ed incrementare le vendite. Io stesso con l’applicazione costante di questi strumenti, apprendo ogni giorno.

I 7 strumenti della vendita

  1. Trasmettere una buona impressione
  2. Instaurare fiducia
  3. Amare il cliente
  4. Oltrepassare gli ostacoli
  5. Impara a vincere
  6. Essere positivi
  7. Avere il controllo

La prima cosa che devi saper fare per VENDERE MEGLIO è TRASMETTERE UNA BUONA IMPRESSIONE. Non puoi istaurare un buon clima se non fai subito una buona impressione. Chi ti trasmette una buona impressione, tra un soggetto:

  1. Con jeans strappati, camicia non stirata, capelli arruffati, la barba incolta e che arriva tardi agli appuntamenti.
  2. Ben vestito, rasato, pulito, attento, molto concentrato e positivo.

Molto probabilmente preferireste il soggetto B. Da ammettere che non sempre la prima impressione conferma la vera natura delle persone. Il punto però è che la prima impressione ci influenza sempre. Ecco perché è importante non sbagliare il primo incontro. Devi sapere che è per questo motivo che i più grandi truffatori si nascondono dietro un’immagine elegante e intelligente; per ingannare devono sembrare credibili. È per questo che loro si vestono in modo eccellente e si comportano da professionisti, per sembrare persone degne di fiducia.

“Fammi vedere come ti vesti e ti dirò cosa vali”.

Il secondo strumento che devi conoscere e padroneggiare è TRASMETTERE FIDUCIA. Tu compreresti mai da una persona che non ti ispira fiducia? Naturalmente la maggior parte delle persone sono dei bravi individui, ma come fa a saperlo anche il tuo cliente? Più è grande la vendita più la fiducia deve essere grossa. La prima grande regola per costruire la fiducia e quindi VENDERE MEGLIO è non dire mai la frase “Fidati di me”. La vera fiducia è il risultato del mix tra VALORI e CREDIBILITÀ. Se tu condividi dei valori con il tuo interlocutore, sicuramente esso sarà più propenso a fidarsi di te. Successivamente dovrai passare a costruire la tua credibilità, facendo ciò che hai promesso.

Impara ad amare i tuoi clienti.

Il terzo strumento che dovrai imparare ad usare per VENDERE MEGLIO è AMARE IL CLIENTE. Cioè dovrai riuscire a creare una relazione duratura. È 7 volte più facile vendere ad un cliente già acquisito che ad uno nuovo. Come fai a costruire queste relazioni? Un modo semplice è quello di inviare degli auguri scritti a mano a Natale, può sembrarti scontato, ma tu lo fai costantemente?

“Supera gli ostacoli”.

Il quarto strumento della vendita è imparare a OLTREPASSARE GLI OSTACOLI. Ogni volta che ti trovi davanti ad una nuova argomentazione dovrai saperla superare grazie al tuo atteggiamento. Ciò che penserai determinerà ciò che otterrai. I venditori migliori lavorano di più, i venditori migliori vendono di più, i venditori migliori hanno un tasso di chiusura migliore.

Impara a vincere.

Per VENDERE MEGLIO dovrai IMPARARE A VINCERE. Questo strumento è un’abitudine che potrai acquisire nel tempo, attenzione che anche imparare a perdere è un’abitudine e quindi può anch’essa essere acquisita. Le persone di successo migliorano ed apprendono continuamente ogni giorno. Leggono, studiano, partecipano a corsi di formazione e frequentano persone di successo. Impara a circondarti di persone che parlano di soluzioni e non di problemi. Il sesto strumento che dovrai padroneggiare per VENDERE MEGLIO è ESSERE POSITIVI. Un atteggiamento positivo non è solo il cuore della vendita, ma soprattutto è il centro di un’esistenza di successo. Questo strumento si può acquisire nel tempo e con tanto impegno. Uno studio condotto dall’università di Cambridge ha rilevato che le persone realizzate e felici vivono meglio e più a lungo. Se non sei entusiasta, energico e positivo, nessuno lo sarà per te.

“Essere felice o morire dentro!”

Avere un atteggiamento positivo non vuol dire far finta che le difficoltà non esistono, ma vuol dire che si possono sempre superare.

☝☝Impara ad avere il controllo

Il settimo e quindi ultimo strumento per VENDERE MEGLIO è ASSUMERE IL CONTROLLO. Devi sapere che molti manager sopravvivono vagando tra le stanze della propria azienda, saltando sul carro dei vincitori, abbandonando le navi che affondano e ogni tanto sparano pillole di saggezza. Navigare a vista non è un lusso che ti puoi permettere. ASSUMI IL CONTROLLO del tuo mondo, invece di lasciare che sia il mondo a controllare te.

Quanto stai investendo in FORMAZIONE?

☝In conclusione, se ancora pensi di non ✅✅VENDERE MEGLIO è perché non stai padroneggiando questi strumenti appena descritti.

Padroneggia i 7 strumenti della vendita!

➡➡PS: se vuoi essere contattato per ricevere maggiori informazioni ed avermi nella tua azienda e quindi non perdere la possibilità di come imparare a VENDERE MEGLIO, lascia i tuoi dati in questa pagina ti richiameremo noi.

Buona VENDITA!

Antonello

 

Come ACCOGLIERE i clienti in negozio

COME ACCOGLI I CLIENTI IN NEGOZIO?

ACCOGLIERE bene i clienti nel tuo negozio è la base di ogni buon business. Ti sei mai chiesto COME ACCOGLI I CLIENTI IN NEGOZIO? L’obiettivo principale di ogni azienda dovrebbe essere quello di conquistare nuovi clienti, e di mantenerli il più possibile nel tempo, cioè fidelizzarli. Il primo strumento attraverso il quale si può raggiungere tale obiettivo è l’accoglienza, e ciò che, grazie ad essa, si trasmette al cliente. Quindi, COME ACCOGLIERE I CLIENTI IN NEGOZIO è fondamentale per la sopravvivenza aziendale. Infatti è proprio il momento iniziale della relazione cliente-azienda o cliente-negozio che può determinare una buona prima impressione. Non tutte le aziende però puntano ad ACCOGLIERE bene i propri clienti. Questo per te potrebbe essere un vantaggio.

“Ti è mai capitato ti entrare in un bar e non essere salutato? Oppure, sei entrato in un negozio e non ti hanno nemmeno accolto con un buongiorno?”

In questi due casi, ci ritorneresti volentieri in queste due attività? Penso proprio di no. Con questo articolo voglio aiutarti ad evidenziare l’importanza del primo impatto, non fermandosi alla semplice teoria, ma servendosi di situazioni reali, e proponendo suggerimenti sulle azioni concrete da intraprendere, per ACCOGLIERE meglio i tuoi visitatori. L’accoglienza, però, non è limitata al primo incontro, ma va costantemente applicata al fine di consolidare il rapporto di fidelizzazione con il cliente. Un altro aspetto fondamentale è il “COME” offrire accoglienza.

Come si accoglie un cliente-visitatore.

Per te che leggi questo articolo potrebbe sembrarti superfluo parlare di COME ACCOGLIERE I CLIENTI IN NEGOZIO, ma visto che poche attività in Italia lo fanno bene, se dedicherai la giusta attenzione a questo argomento potrai distinguerti e fare la differenza. Se sei un imprenditore quindi titolare di azienda o dipendente questo non cambia, quello che dovrebbe interessarti è focalizzarti su come ACCOGLIERE e farlo nel migliore dei modi. Inoltre, in un’azienda in cui l’accoglienza non è solamente “un’attività” ma è parte integrante della cultura interna, dovrebbe essere naturale per titolari e collaboratori FORMARE tempestivamente le persone addette al ricevimento dei visitatori. In questo modo il receptionist può prepararsi a trasmettere un messaggio positivo e di riconoscimento all’arrivo del nuovo ospite, per esempio:

“Buon giorno e benvenuto nel nostro negozio! Noi siamo qui a sua disposizione, se ha bisogno di aiuto ci chiami pure!”

Forse fino ad oggi hai utilizzato una frase del tipo: “Buon giorno, come posso aiutarla?”. Devi sapere che non è del tutto sbagliata, ma pensaci, se tu ricevessi un’accoglienza simile come ti sentiresti? Forse un po’ “pressato” non credi? Quindi, lascia che il tuo cliente si ambienti al negozio, che inizia a capire, da solo, dove si trova. Hai presente la sensazione che abbiamo al risveglio la mattina? Abbiamo bisogno di orientarci, questo serve anche al cliente che ti entra in negozio, quindi è prematuro chiedergli: “Come posso aiutarla?”. Inizia sempre con un grande SORRISO. Poi fai sentire che sei li per lui, ma non fargli sentire il fiato sul collo.

Il tuo obiettivo è far sentire i clienti coccolati

Detto ciò il tuo obiettivo è quello di far sentire i clienti i benvenuti e coccolati. Quindi utilizza una frase come quella che ti ho proposto:

Buon giorno e benvenuto nel nostro negozio! Noi siamo qui a sua disposizione, se ha bisogno di aiuto ci chiami pure!”

Se hai dei dubbi, sull’utilizzo di questa frase, provala e vedi cosa succede nei visi dei tuoi clienti. Subito dopo aver dato il benvenuto all’ospite, nel caso in cui la tua azienda è dotata di una reception distinta dall’addetto alle vendite, il receptionist provvederà ad annunciare l’arrivo all’addetto, ricevendo così precise indicazioni sul da farsi. Nel caso in cui l’ospite dovesse attendere qualche minuto, dovrà esserne informato e accompagnato nella sala di attesa. Il tutto dovrà essere accompagnato da un caloroso sorriso (questo da usare nel caso la tua azienda dispone di una reception). Magari anche da questa frase:

“Un nostro consulente sarà a breve a sua disposizione, nell’attesa potrà accomodarsi nella nostra sala di relax”

È importante non far aspettare il proprio ospite più di qualche minuto, perché in aggiunta al disagio del visitatore, si darà l’impressione di non essere organizzati. Quindi incapaci di gestire il proprio tempo, trasmettendo una cattiva immagine della propria azienda che andrà ad influire negativamente sul business.

Ogni cliente-visitatore va accolto con cordialità e premura.

È importante avvisare immediatamente l’interessato dell’arrivo del proprio ospite, e solo dopo aver ricevuto comunicazioni riguardo l’eventuale attesa, invitare il visitatore ad accomodarsi. Se la situazione dovesse richiedere tempi di attesa particolarmente lunghi, occorre riferirlo all’ospite, esprimendo le proprie scuse e cercando di metterlo a proprio agio, in questo caso potremmo usare la frase:

“Durante l’attesa cosa gradisce, un caffè, un tee…”

In questo modo lui si sentirà comunque “coccolato” e soprattutto rispettato. Con l’accoglienza ogni azienda, società o organizzazione, trasmette quelli che sono i valori del vertice aziendale: la semplice segretaria (o receptionist) rappresenta lo specchio del proprio direttore. Il commesso all’ingresso di un negozio rappresenta il quel momento a tutti gli effetti il MARCHIO di fabbrica di quella attività, queste persone dovrebbero essere formate in continuazione.

☝☝Sei sicuro che i tuoi dipendenti si comportano nel modo appena descritto?

Ti faccio due esempi.

A) Luca è un imprenditore in viaggio per lavoro. Arriva al ristorante distrutto per il viaggio e con la consapevolezza di avere giusto il tempo di mangiare qualcosa e rilassarsi, prima del suo appuntamento. Sedutosi al ristorante, trova sul tavolo un bicchiere di prosecco e dei salatini come omaggio di benvenuto da parte della Direzione. Ne approfitta subito, e questo breve momento di pausa è sufficiente per farlo tornare di buon umore. Alla fine della sua cena Luca ordina un dolce, ma si accorge che all’interno del piatto è presente un capello. Uscendo comunica gentilmente alla cassa l’imprevisto. Durante il pagamento, il suo conto viene scontato del 10%. Lo stesso va via e lascia una mancia al cameriere.

B) Paola è una dirigente d’azienda e si occupa di informare le varie società associate, sparse sul territorio sull’uso del nuovo sistema di gestione degli ordini. L’ufficio viaggi le ha prenotato, in un albergo in centro una spaziosa stanza finemente arredata. Aprendo la finestra per uscire sulla terrazza annessa, Paola si accorge che è rotta da un lato. Così uscendo per andare al suo appuntamento, comunica l’inconveniente in portineria chiedendo che la porta venga riparata. Tornata in camera si accorge con stupore che la porta è ancora rotta ed esplode di rabbia quando si accorge che sul letto è stato lasciato un cioccolatino accompagnato da un biglietto della Direzione con cui si augurava la “Buona notte”.

Raccontandoti questi due episodi, vogliono farti riflettere sulla reale coerenza del proprio stile di accoglienza.

L’accoglienza deve essere coerente

Nelle situazioni descritte, far trovare il prosecco o un cioccolatino, rappresenta un simbolo identificativo. Ma se questo non è supportato da una concretezza nel servizio come nel caso B, oltre a perdere valore, incrementa il disagio e l’insoddisfazione del cliente. Anziché essere prova di attenzione nei confronti del cliente del caso A, evidenziano ipocrisia, disorientandolo. Quindi ricordati che:

“La vera accoglienza non richiede soltanto di essere offerta, ma deve essere praticata dalla tua azienda”

Il lavoro che si svolge presso ristoranti ed alberghi è molto complesso per chi ci lavora. Esso, infatti, è caratterizzato dalla cura di infiniti dettagli, comporta l’organizzazione e il coordinamento di tantissime attività, e di numerose persone e risorse. Lo scopo di tutte le persone che lavorano in questi tipi di strutture (o in qualsiasi altra attività) è quello di rendere allettanti i propri prodotti e servizi. Il modo di raggiungere tale scopo è quello di ACCOGLIERE e successivamente soddisfare le esigenze dei clienti.

Come accogli un nuovo dipendente?

Marco è al suo primo giorno di lavoro in una delle più grandi aziende italiane di abbigliamento. Neodiplomato è alla sua prima importante esperienza lavorativa. Dopo essere stato accolto dal Capo del Personale, viene presentato al coordinatore addetto al reparto controllo merci in arrivo, per poi essere liquidato da entrambi.

Il coordinatore, senza spiegare nessuna delle mansioni che Marco dovrà svolgere, lo accompagna al magazzino lasciandolo in balia dei corrieri e delle loro spedizioni. Inoltre, ad ogni richiesta di aiuto da parte di Marco, il personale esperto risponde in modo sgarbato strappandogli di mano la pratica in questione, per poi occuparsene personalmente appena possibile. Alla fine Marco viene relegato in una postazione a compilare le bolle di reso.

Il modo in cui un dipendente viene accolto nel suo primo giorno di lavoro determina il suo atteggiamento nei confronti dell’azienda.
 Il primo giorno di lavoro è un momento estremamente delicato da affrontare con la massima serietà e professionalità.

Come accogliere un nuovo collaboratore

L’accoglienza di un nuovo collaboratore va organizzata e pianificata, innanzitutto informando il reparto interessato con un messaggio che trasmetta un senso di crescita, che crei attesa e curiosità per il nuovo arrivato. ACCOGLIERE in questo modo contribuirà a favorirne l’integrazione, perché verrà visto dai colleghi come qualcuno che già conoscono, facilitando la socializzazione e gratificando il nuovo arrivato che si sentirà atteso e ben accolto. Inoltre, l’ingresso del nuovo dipendente in azienda dovrebbe avvenire in un giorno in cui sia possibile prestargli tutta l’attenzione necessaria. Il secondo passo sarà dimostrare al neoassunto la sua postazione di lavoro, o il suo reparto, spiegandogli quali strumenti sono a sua disposizione. Dopo aver conosciuto l’ambiente lavorativo, occorre passare alla FORMAZIONE. Questo compito dovrà essere già stato assegnato in precedenza ad una specifica figura professionale, interna o esterna all’azienda, che avrà così modo di prepararsi al meglio per istruire il nuovo o i nuovi arrivati. Devi sapere inoltre, che ci sono molte aziende che investono milioni di euro in pubblicità su TV e giornali e ZERO in formazione, non accorgendosi che il cliente il primo contatto con l’azienda lo ha con il personale addetto all’ACCOGLIENZA. Avere un FORMATORE, eviterà confusione, incongruenze e nervosismo da parte di tutti.


Quanto stai investendo in FORMAZIONE?

☝In conclusione, se i tuoi clienti non vengono✅✅ACCOLTI in maniera accurata questo si rifletterà sui risultati aziendali.

Insegna ai dipendenti COME ACCOGLIERE I CLIENTI IN NEGOZIO!

➡➡PS: se vuoi essere contattato per ricevere maggiori informazioni ed avermi nella tua azienda e quindi non perdere la possibilità di migliorare l’ACCOGLIENZA dei tuoi clienti, lascia i tuoi dati in questa pagina ti richiameremo noi.

Buona ACCOGLIENZA!

Antonello

Scusa se ti DISTURBO

Evita la frase SCUSA SE TI DISTURBO‼

Ha mai sentito la parola DISTURBO? Se sei un consulente di VENDITA, libero professionista, dipendente, imprenditore o qualsiasi altra cosa non importa, elimina la frase: SCUSA SE TI DISTURBO?. So che fino ad ora te lo hai fatto in tutta buona fede, ma questo conta poco. L’unica cosa che conta è il risultato che si ottiene se dici al cliente questa frase. È ora di dirci la verità su questa faccenda. Poniti dalla parte del tuo interlocutore, se ricevessi una chiamata e le parole di esordio fossero: “SCUSA SE TI DISTURBO…”, cosa penserebbe la tua mente? Beh, magari pensieri negativi, ecco questo è quello che succede ai tuoi interlocutori quando alzi la cornetta ed esordisci con:

Scusa se ti disturbo, ti rubo solo pochi minuti

Ripensandoci è devastante non credi? È un mix di parole dannose per il prosieguo della conversazione. Ma stai tranquillo perché come in molte cose c’è anche qui la soluzione più adatta. Che potrai utilizzare da subito, dopo la lettura di questo articolo. La prima cosa da tenere a mente è che SE VUOI RIUSCIRCI, PUOI FARCELA.

SCUSA SE TI DISTURBO, è una pessima frase.

La prima cosa da mettersi in testa è che SCUSA SE TI DISTURBO è una frase tossica?. E come tale rovina i rapporti futuri, o per lo meno non li fa iniziare con il verso giusto, come vorresti te. Anche se prendiamo solo la parola DISTURBO e la utilizziamo all’inizio delle nostre frasi, instaureremo nei nostri interlocutori una sorta di dubbio su cosa abbiamo da dirgli. Quindi creerai nelle loro menti delle immagini spiacevoli e soprattutto legate a sensazioni sgradevoli. Detto ciò se vuoi iniziare a parlare del tuo prodotto o servizio nel migliore dei modi, inizia ad utilizzare altro, tipo:

Sei libero in questo momento?”

Lui potrebbe anche non esserlo davvero. Anche questa frase potrebbe portare il tuo interlocutore a dire no, perché è impegnato veramente. Del resto, questo potrebbe accadere anche se utilizzassi “SCUSA SE TI DISTURBO”.

Ma c’è una sostanziale differenza.

Quando richiamerai la persona, nel primo caso te verrai associato a delle buone parole o sensazioni molto positive. Nel secondo caso te verrai associato ad un “DISTURBATORE”. Ecco perché dovrai fare attenzione ad eliminare definitivamente questa frase con tutte le sue parole dal tuo vocabolario. In questo momento in gergo formativo stai “trasformando il tuo vocabolario”? (vocabolario trasformazionale).

Ho imparato quindi che sono io ad installare nella mente dei miei interlocutori le sensazioni positive e non

Inoltre, vuoi conoscere un buon motivo per togliere definitivamente dal tuo vocabolario la frase SCUSA SE TI DISTURBO? Considera che maggior parte dei venditori utilizzano questa frase quando esordiscono al telefono. Quindi, detto questo, se te utilizzi altre frasi formulate in maniera positiva, potrai da subito dare un’impressione diversa ai tuoi interlocutori. Verrai sicuramente percepito come “diverso” da tutti gli altri concorrenti. Potrai quindi distinguerti in questo mondo di uniformità.

☝Concludendo, i consulenti che non sanno ✅✅COMUNICARE in maniera efficace non otterranno mai grandi risultati, qualora ci riuscissero potrebbero non durare a lungo.

NB: Se hai dei collaboratori o colleghi che continuano ad utilizzare questa frase, un modo semplice per aiutarli è quello di condividergli questo articolo, copia questo link ed invialo a loro con un semplice sms: https://www.antonellonigro.it/disturbo/

 

 

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Buona GIORNATA!

Antonello

 

Se vuoi VENDERE di più nella vita, la prima cosa è…

Se vuoi VENDERE di più nella vita, la prima cosa da fare è ISPIRARE FIDUCIA‼

Se le persone non si fidano di te non compreranno mai nulla di ciò che proponi. Potresti anche essere una persona che organizza una pizza tra amici, ma se non hai la fiducia dei tuoi stessi amici non VENDERAI mai l’idea di andare a mangiare la pizza?. Oppure sei un genitore che vuole far semplicemente obbedire i suoi figli? Beh se non hai la loro fiducia non riuscirai mai a VENDERE le tue idee di genitore, ma questo non è il rischio più grande?. Il vero rischio è che i tuoi figli potrebbero “comprare” le idee dal primo poco? di buono fuori da casa tua.

Perché le persone non si FIDANO di te?

☝Il motivo per cui le persone non si fidato di te è perché soprattutto non si fidano di loro stesse. Cioè la maggior parte delle persone non è che non si fida del VENDITORE e di ciò che lui dice. Il vero problema è che troppe volte nella vita ha fatto scelte sbagliate ed è stato deriso e rimproverato? dal socio o dalla moglie/marito. Quindi avendo questo ricordo negativo mentale (ancoraggio), non ripone fiducia in se stesso e quindi neanche nel VENDITORE che si trova di fronte. Ecco perché dovrai essere molto bravo a lavorare inizialmente sulla psicologia mentale del cliente cercando di creare quel clima unico di fiducia. Altrimenti le persone non sceglieranno te, prenderanno tempo, ti diranno…ci devo pensare‼ Ti suona famigliare questa frase vero??

Ricordati che la maggior parte delle persone non decidono da sole. Se fosse per loro rimarrebbero nelle loro ZONA di COMFORT? che gli garantisce sicurezza e gli evita di rischiare.

Le persone odiano RISCHIARE.

Il rischio di fare un semplice acquisto “sbagliato” è insopportabile?. Ecco perché molte persone aspettano anche dei giorni prima di procedere all’acquisto di un prodotto, anche se costa poco. Rinunciano quindi ad acquistare qualcosa che desiderano veramente per non commettere un errore. Lo so che può sembrarti incredibile. Ma ora rifletti quante volte ti sei trovato in questa condizione? Hai mai acquistato qualche cosa che poi ti sei pentito? E come ti sei sentito? Ecco i clienti hanno paura di quella sensazione e quindi se non si FIDANO di te preferiranno dirti di no? e quindi di perdere quella occasione, magari a volte unica.

Quindi come puoi evitare che accada tutto ciò? Come potrai far fidare il cliente di te e quindi VENDERGLI il tuo prodotto o servizio? Come potrai VENDERE di più?? I clienti si fideranno? di te se ti conoscono. Tu stesso ti fidi di chi conosci, quindi anche per gli altri funziona così. La cosa PIÙ IMPORTANTE quindi è creare una relazione tra te ed il cliente. Creare un clima “amico” ed oltre a ciò di grande rilassatezza. Per prima cosa dovrai dimostrarti disponibile e poi devi sembrare più credibile possibile. Cioè dovrai camminare su ciò che dici. In poche parole dovrai avere un comportamento professionale ed adeguato a ciò che proponi di VENDERE.

Cos’altro devi sapere per VENDERE di più?

✅✅Inizia quindi tutto dal tuo aspetto fisico…ma di questo ne parleremo in un’altro articolo…

 

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Buona VENDITA!

Antonello

 

Perché le persone si LAMENTANO e poi non agiscono?

Perché le persone si LAMENTANO?

???Alcune volte parlando con le persone che si??  LAMENTANO, dentro di me mi chiedo?

✅✅Ma perché invece di perdere tempo a lamentarvi non alzate il “sedere” ediniziate a fare qualche cosa di diverso?

Magari quello di leggere una rivista nuova, un libro, partecipare ad un corso di formazione…o tante altre cose, basta AGIRE?‍♂?‍♂?‍♂

Ogni volta che mi confronto con le persone, mi sento rispondere quasi sempre allo stesso modo. Non ho questo per colpa di quello, non ottengo questo per colpa della città, non sono riuscito a fare quella cosa per colpa del clima. Insomma sono pronti a trovare sempre una scusa al loro non aver voglia di lavorare e agire. Devo dire però che anche io durante l’inizio della mia carriera lavorativa mi LAMENTAVO di tutto e tutti, ma poi successivamente a forza di sbagliare. Sono riuscito a capire che se vuoi veramente una cosa allora tutto dipende da te. Quindi le persone che si LAMENTANO, sono soprattutto quelle che dalla loro vita non vogliono il meglio e quindi nelle vita di sicuro lo otterranno.

Un perdente trova le scuse, un vincente le soluzioni

??Non smetterò mai di ringraziare mio padre per avermi fatto partecipare 18 anni fa al mio ⚡⚡primo corso di formazione personale, da li ha preso via per me un lungo percorso di crescita e miglioramento.

“O ti formi o ti fermi”

#formarsi #crescere #migliorare

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Buona AZIONE!

Antonello

Antonello Nigro